NFT, la casa d’aste Christie’s batterà l’opera Ab Infinite 1 di Andrea Bonaceto

Corriere Della Sera, September 23, 2022

Nft, la casa d’aste Christie’s batterà l’opera Ab Infinite 1 di Andrea Bonaceto

Sarà Christie’s, la più importante casa d’aste del pianeta, a vendere al migliore offerente Ab Infinite 1, l’ultima opera dell’artista contemporaneo Andrea Bonaceto. Ad annunciarlo è stata la stessa compagnia in un tweet. Dopo un tour che ha toccato Milano, Venezia e New York torna a Londra, dove è stato presentato per la prima volta lo scorso 16 maggio alla galleria W1 Curates, nella prestigiosa Oxford Circus su un’istallazione pubblica di 36 schermi a 8K di risoluzione.

 

Tra ingegno e tecnologia

 

Andrea Bonaceto
Andrea Bonaceto

Il lavoro raffigura in chiave astratta uno spaccato della vita dell’autore, delle influenze culturali acquisite e della sua personale visione dell’esistenza. Nato a Pisa e cresciuto a Viareggio, Bonaceto (33 anni) è residente nella capitale inglese da otto e ha realizzato la copertina in Nft del Corriere della Sera. Con Ab Infinite 1 ha voluto aprire il processo creativo al grande pubblico, che ha contribuito a completare parte dell’opera digitale. Persone di tutto il mondo ancora oggi continuano a utilizzare l’hashtag #abinfinite1 per segnalare frasi e fotografie per loro significative a un’intelligenza artificiale. L’algoritmo le interpreta e le traduce direttamente sul monitor. Ad essere coinvolti nella gestazione del prodotto quindi sono il mittente, la macchina e il destinatario finale. L’asta è fissata al 13 ottobre e dal giorno dopo l’opera sarà visibile solo online sul sito www.abinfinite1.com e, in accordo con il collezionista, in determinate mostre future.

 

Una delle opere digitali di Andrea Bonaceto
Una delle opere digitali di Andrea Bonaceto

 

Cryptoart nella tradizione

 

Con questa iniziativa Christie’s sta lanciando un segnale indiretto ma incisivo ai detrattori dell’arte Nft, i quali non credono che quella legata alla tecnologia blockchain sia pienamente arte. «Il mio percorso è esemplificativo di come un Nft (acronimo di Non-fungible token, un’attestazione della proprietà e della genuinità di un bene iscritto sulla “catena a blocchi”, ndr) non sia il fine, bensì un mezzo per condividere il messaggio dell’artista, che rimane la parte più importante della dinamica generativa – afferma Bonaceto –. Certo, c’è molta speculazione: il mercato è saturato da una moltitudine di immagini. Lungi dal voler dare consigli finanziari, credo però che si debba guardare all’integrità dei creatori, supportare quelli che si percepiscono più vicini e che sappiano suscitare emozioni».

 

Il ruolo degli Nft

 

Di fatto quindi il genere crittografico, nato tra la metà e la fine degli anni Dieci di questo secolo come fenomeno di nicchia in seguito allo sviluppo di Bitcoin ed Ethereum, ha raggiunto la stessa dignità di mezzi espressivi più tradizionali come dipinti e sculture. «Il passaggio a Nft non aggiunge alcun valore in quanto tale, se non in termini di tutela dell’autenticità intellettuale – conclude Bonaceto –. Siano nel bel mezzo di un ciclo di innovazione, con alti e bassi, che sta registrando un progressivo spostamento verso una sfera virtuale con cui presto l’arte contemporanea nel suo insieme dovrà fare i conti».